martedì 9 dicembre 2014

Il mapping mentale psicolinguistico

5 Dicembre 2014 sesta lezione di Mind Marketing tenuta dal docente Corrado Corradini presso la Libera accademia di belle arti-LABA


Nel post precedente abbiamo analizzato come le sensazioni degli otto poliemozionali superficiali siano determinanti per il mercato pubblicitario, oggi invece ci sposteremo sulle emozioni che da essi si generano attraverso delle parole chiave.
Un' emozione si divide in quattro effetti:
Reazioni fisiologiche (battito cardiaco,tensione muscolare etc);
Reazioni affettive (piacere, dolore etc.);
Reazioni valutative ( valutazione come mi piace,non piace etc);
Reazioni adattative ( interazione, lotta, fuga etc).
La nostra vita si basa sulle emozioni e ad esse sono sempre associate parole, oggetti, persone, suoni e segni. Prendiamo il segno, un aspetto caratterizzante del design, nello specifico la lampada Arco dei fratelli Castiglioni, la sua realizzazione risale al 1962 ed è a oggi attualissima. Il suo è un potente segno che genera nell'immaginario collettivo una forte emozione oggi come allora.
Gli otto poliemozionali racchiudono parole e aggettivi legati alla sfera affettiva, emozionale, a stereotipi personologici e alle macroaree del prezzo e alle cosiddette bad words, un modo sempre più usato di attribuire aggettivi a sensazioni usando il lessico comune. Prendiamo concretamente un concept: il telefonino, esso si posiziona nel poloemozionale dell'euforia, ad esso sono associati aggettivi come successo, superuomo e soldi, nella sfera affettiva all'adolescente, nel sistema personologico al creativo e amante, nel prezzo all'Immagine (costa ma vale), a sua volta alle bad word paraculo e fighetto. Un altro concept: banca, nel poloemozionale del pathos, ad esso vengono associati segreto, status, morte sovrano. lusso(vale molto,costa troppo), secchione, rompic...


Numerosi sono i test emotivi, il mapping che ci riportano oggi questi dati. Alla base di questi test dobbiamo tenere sempre presente che viene individuato un ''Positioning Emotivo collettivo'' non individuale su un gruppo di persone proveniente da un'entità culturale omologa e confrontabile, ad ogni paese si associano valori culturali differenti. I valori culturali dettano abitudini, modi di fare, di dire, cultura linguistica che determinano questi studi e che orientano i brand e in generale il marketing verso determinate direzioni e scelte.
Nel post sulla pubblicità avevo sottolineato come generare un'emozione sia essenziale per un designer. Le mappe mentali del sistema psicolinguistico ci servono a questo, da un concept iniziale riusciremo a capire in che sfera emotiva si collocherà, quale sarà il target e soprattutto i suoi valori all'interno della società. In questo modo la creatività di un designer verrà indirizzata ad un sicuro successo.

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