giovedì 5 febbraio 2015

Segno, parola e condivisione

23 e 30 gennaio 2015 ottava e nona lezione di Mind Marketing tenuta dal docente Corrado Corradini presso la Libera accademia di belle arti-LABA di Torbole


Fino ad oggi abbiamo visto come il Marketing moderno si basi su tre importanti capisaldi: il colore, il simbolo e la parola che alimentano un flusso che dal segno e la parola genera condivisione.
La condivisione di segni e parole ci influenza inevitabilmente nelle scelte e in quelle della società in cui viviamo, per questo al suo interno non saremmo mai liberi di scegliere se non tra una cosa e un'altra. Ogni individuo è unico e irripetibile così anche le sue decisioni, ognuno ha istintivamente un suo modo di comunicare che attinge da un gruppo culturale, quindi un bagaglio culturale che formerà il suo personale stile di vita. Ciò che caratterizza ogni singolo individuo è la polarizzazione, ossia l'attrazione verso una cosa rispetto ad un'altra: un'attrazione quindi o una repulsione. La capacità di dire mi piace o non piace è data da una segmentazione emozionale che si divide in:
> segmentazione inconscia: sentimenti ed emozioni
> segmentazione economica: capacità di spesa e di mantenimento
> segmentazione della luce: colori


L'obbiettivo del Marketing è quello di portare le persone a credere in un prodotto, perchè un oggetto ci rappresenta e al tempo stesso lo rappresentiamo. Il successo o l'insuccesso di un prodotto sta nel definire dei target basati su dei requisiti, quello culturale e quello legato alla capacità di spesa e di mantenimento, dando così al consumatore il prodotto che vuole e che ha la possibilità di acquistare, centrando il suo target. Un concept emotivo, uno merceologico creano il posizionamento che determinerà successo o insuccesso. Il marketing moderno prevede questo anticipatamente in modo che un prodotto lanciato sul mercato viva di vita propria con successo.

sabato 27 dicembre 2014

Il Marketing sensoriale nel design

19 dicembre 2014 settima lezione di Mind Marketing tenuta dal docente Corrado Corradini presso la Libera accademia di belle arti -LABA di Torbole 




In questa lezione abbiamo contestualizzato il tema dell'incontro precedente al mondo del design, dando corpo agli input dell'altra volta su luce, sensi, idea e applicazione.
Il design rientra nell'ambito del marketing sensoriale attraverso oggetti che si osservano
( vista ) e si toccano ( tatto). Lo studio di un oggetto di design avviene in modo diretto attraverso delle valutazioni a priori e indiretto o inconscio, e in questo caso ci viene in aiuto il Mind Marketing per guidarci verso la strada della buona progettazione.
Il colore è uno degli elementi principali che fa scattare un'emozione,
COLORE-SENSAZIONE-SENTIMENTO-PAROLE-VALORI
Nello scorso incontro si definiva il colore come qualcosa che non esiste materialmente ma si manifesta, oggi aggiungiamo che la sua vibrazione ci porta all'acquisto perchè la scelta di un colore genera dei sentimenti che sono sempre associati a ciò che acquistiamo. Nel Mind Marketing uno schema che ci torna utile è quello delle cosiddette bad words, aggettivi che usiamo nel linguaggio comune per descrivere cose o persone come : terra terra, sfigato, tamarro, ingenuo naif ...etc, ogni parola si colloca negli otto poliemozionali superficiali che abbiamo analizzato nelle scorse lezioni e ce ne fanno comprendere meglio i significati. Abbiamo fatto degli esempi in classe, prendendo diversi oggetti, ne abbiamo analizzato i colori, ad esempio il fucsia si colloca nella sfera tra eccitazione e aggressività, le sue bad words sono tamarro, bastardo dentro, il nero è nella sfera del pathos, ad esso sono associate parole come secchione, rompic., sfigato. Le sensazioni e i colori sono importanti tanto quanto lo sono le forme, tutto è collegato e mirato a generare quei valori che ti portano a scegliere un oggetto piuttosto che un altro, il fine ultimo di un designer.
Ciò che progettiamo è un concept che arriva alle persone in un determinato modo attraverso una codificazione collettiva:
codificazione visiva, sfera dello sguardo
codificazione auditiva
codificazione musicale, quindi sfera dell'ascolto
codificazione antropografica, rapporto tra segno e ambito culturale (uomo-segno).

Progettare quindi significa tenere presente l'importanza della forma, del colore e di quelle sensazioni che nascono dall'osservazione, l'importanza del materiale per vivere l'oggetto toccandolo e ascoltando il rumore che questo contatto ci regala, senza mai dimenticare che veniamo da un ambito culturale preciso per cui ad ogni forma, colore, rumore sono associati precisi orientamenti collettivi.  

lunedì 22 dicembre 2014

La Teoria del colore e le sue applicazioni

12 dicembre 2014
Tema dell'incontro di oggi: La Teoria del colore e le sue applicazioni
I relatori lo strategy manager, professore di marketing Corrado Corradini, l'arch. Enrico Vucemillo, professore di cromatologia, il direttore della Laba, Roberto Dolzanelli e il responsabile marketing di Nordzinc Alessio Pesenti, presso la Libera accademia di belle arti- LABA




L'incontro di oggi è iniziato con l'intervento di Corrado Corradini sui colori legati ai Chakra, sulla correlazione tra sentimenti, colori, forme, vibrazioni e suoni e la loro applicazione nel campo del design e graphic design per arrivare a una creatività nuova e consapevole.
Intervento dell'arch. Enrico Vucemillo
Cos'è il colore? Come nasce?
Ad oggi associamo l'idea di colore ad uno schermo del computer ma i colori digitali non sono reali. Il colore nasce nel 1400 con il ''De Pittura'' di Leon Battista Alberti. Nel ''De Pittura'' si parla di colori come pigmenti che nascono dalla natura come il giallo di napoli per esempio. La natura ispira da sempre grandi artisti, facendo un tuffo nel passato ricordiamo i capolavori di Piero della Francesca, Giotto e molti altri. Il colore quindi è unico e non riproducibile, caratterizzante di un artista. Noi designer e graphic designer, più che dall'attualità dovremmo partire dal patrimonio artistico culturale italiano che da sempre ci rende unici, associando il colore all'esperienza e alla collaborazione con l'utenza in modo nuovo e intelligente.



Intervento del direttore Roberto Dolzanelli
La luce è di natura metafisica, noi non la vediamo ma è quella che ci fa vedere le cose (luce-materia) e quindi anche i colori. Ma perchè la vediamo? Perchè la coscienza interna è luce, ciò che è dentro di noi si proietta fuori e viceversa. Ma esiste anche il suo opposto, l'oscurità, e anche in questo caso il buio e fuori ma è anche dentro, il nostro subconscio, la nostra parte più oscura. Potremmo dire che:
Luce è ragione, la nostra parte razionale, si posiziona in alto, a livello della testa
Oscurità è istintiva, la nostra parte irrazionale, si posiziona in basso, a livello degli organi sessuali
Ma dove si incontra tutto questo? Nel cuore, nella sfera quindi dei sentimenti, lì dove tutto si può creare, nella sfera del sogno. Le persone che creano sono nella sfera del sogno dove ciò che nasce è razionale e inconscio allo stesso tempo, dove quello che siamo fa nascere qualcosa di nuovo.
Ma tornando al colore, esso è come la luce non esiste materialmente ma si manifesta. Il colore è li dove la luce e l'oscurità si incontrano, come nell'arcobaleno, i suoi colori non esistono ma noi li vediamo perchè? Perchè l'oscurità del temporale lascia spazio alla luce del sereno. Prendiamo un colore, il verde: è l'unione di giallo e blu, di caldo e freddo, di luce e oscurità e ciò che ci regala è un emozione. Il verde ci dona relax, benessere, pace, si colloca nella sfera del sogno, laddove la luce incontra l'oscurità.

Intervento del responsabile marketing Nordzinc Alessio Pesenti
Nordzinc usa il verde! Il responsabile marketing parla della scelta del verde come di una scelta istintiva, inconsapevole, forse per i ragionamenti fatti prima, forse perchè è l'unione tra il rosso passione e il blu tecnologia, che da sempre caratterizzano le aziende presenti nel settore della più recente Nordzinc.
Nordzinc è un'azienda che nasce nel 1999 e si occupa della lavorazione dei metalli. Nordzinc è la prima azienda che utilizza il verde nel suo settore, il colore quindi la differenzia e la caratterizza dalle altre. Ad ogni colore è associato un significato come il rosso ferrari (potenza,passione..), il blu bmw (tecnologia) etc.
Nordzink associa il verde all'ecosostenibilità, al ''Pensare verde''. Con Nordzink nasce il sistema Triplex un processo protettivo per l'acciaio che pone attenzione al completo ciclo di vita del prodotto, operando su un sito produttivo certificato Emas.

Alessio Pesenti parla di come il verde sia diventato parte della sua vita, perchè se lavori credendo nelle idee e nei principi dell'azienda ne abbracci ogni aspetto raggiungendo insieme a lei il successo.

martedì 9 dicembre 2014

Il mapping mentale psicolinguistico

5 Dicembre 2014 sesta lezione di Mind Marketing tenuta dal docente Corrado Corradini presso la Libera accademia di belle arti-LABA


Nel post precedente abbiamo analizzato come le sensazioni degli otto poliemozionali superficiali siano determinanti per il mercato pubblicitario, oggi invece ci sposteremo sulle emozioni che da essi si generano attraverso delle parole chiave.
Un' emozione si divide in quattro effetti:
Reazioni fisiologiche (battito cardiaco,tensione muscolare etc);
Reazioni affettive (piacere, dolore etc.);
Reazioni valutative ( valutazione come mi piace,non piace etc);
Reazioni adattative ( interazione, lotta, fuga etc).
La nostra vita si basa sulle emozioni e ad esse sono sempre associate parole, oggetti, persone, suoni e segni. Prendiamo il segno, un aspetto caratterizzante del design, nello specifico la lampada Arco dei fratelli Castiglioni, la sua realizzazione risale al 1962 ed è a oggi attualissima. Il suo è un potente segno che genera nell'immaginario collettivo una forte emozione oggi come allora.
Gli otto poliemozionali racchiudono parole e aggettivi legati alla sfera affettiva, emozionale, a stereotipi personologici e alle macroaree del prezzo e alle cosiddette bad words, un modo sempre più usato di attribuire aggettivi a sensazioni usando il lessico comune. Prendiamo concretamente un concept: il telefonino, esso si posiziona nel poloemozionale dell'euforia, ad esso sono associati aggettivi come successo, superuomo e soldi, nella sfera affettiva all'adolescente, nel sistema personologico al creativo e amante, nel prezzo all'Immagine (costa ma vale), a sua volta alle bad word paraculo e fighetto. Un altro concept: banca, nel poloemozionale del pathos, ad esso vengono associati segreto, status, morte sovrano. lusso(vale molto,costa troppo), secchione, rompic...


Numerosi sono i test emotivi, il mapping che ci riportano oggi questi dati. Alla base di questi test dobbiamo tenere sempre presente che viene individuato un ''Positioning Emotivo collettivo'' non individuale su un gruppo di persone proveniente da un'entità culturale omologa e confrontabile, ad ogni paese si associano valori culturali differenti. I valori culturali dettano abitudini, modi di fare, di dire, cultura linguistica che determinano questi studi e che orientano i brand e in generale il marketing verso determinate direzioni e scelte.
Nel post sulla pubblicità avevo sottolineato come generare un'emozione sia essenziale per un designer. Le mappe mentali del sistema psicolinguistico ci servono a questo, da un concept iniziale riusciremo a capire in che sfera emotiva si collocherà, quale sarà il target e soprattutto i suoi valori all'interno della società. In questo modo la creatività di un designer verrà indirizzata ad un sicuro successo.

domenica 30 novembre 2014

Il mapping della mente emotiva o Mind Marketing

28 Novembre 2014 quinta lezione di Mind Marketing tenuta dal docente Corrado Corradini presso la Libera accademia di belle arti-LABA

In questa lezione abbiamo analizzato meglio i tre driver che governano l'inconscio: l'energia,l'empatia e l'esistenza in relazione a ciò che originano, ossia ''i principali poli emozionali superficiali'' (felicità-pathos, euforia-disforia o depressione, eccitazione-relax, aggressività-serenità) e le loro macroaree.
L'Energia è la cosiddetta pulsione qualcosa quindi di automatico, spesso irrazionale e irragionevole. Si può sintetizzare nell'istinto lotta fuga, attacco-ritirata etc. È un sistema di allarme che ci accomuna al mondo animale.
L'Empatia partendo dal rapporto piacere-paura è quel vettore che ci fa scegliere inconsciamente: amico-nemico, gioia-dolore etc. L'empatia è quindi positiva o negativa.
L'Esistenza differenzia se i valori sono materiali o trascendenti oppure quando ciò che sembra materiale nasconde un valore trascendente. Non si compra un vestito Armani per coprirsi dal freddo (valore materiale) ma si compra ''fascino in tessuto''(valore trascendente).
L'empatia e l'esistenza sono i vettori o driver che differenziano maggiormente l'uomo dall'animale.
Insieme invece determinano la pulsazione vitale di un individuo.
L'inconscio con questi tre driver origina otto poliemozionali superficiali che sono determinanti per il mercato pubblicitario.


Felicità e Pathos (sofferenza) sono i driver superficiali emotivi più semplici e intuitivi. La felicità sottointende un driver ludico ossia una voglia di ridere e giocare, che se in eccesso genera puerilità. La felicità è associata alla capacità di sorprendere, vale sia per i rapporti personali che per l'acquisto di un prodotto. Il pathos invece sottointende un driver carismatico, che lo controlla e se in eccesso genera la paura.
La felicità come la sofferenza hanno un potente mercato anzi si acquista di più quando siamo posizionati sulla sofferenza perchè la società ci ha insegnato a spendere per essere felici e soddisfatti.


Euforia e Depressione: l'euforia incarna spesso il driver mitico ossia l'esaltazione e certezza di poter fare qualsiasi cosa, la depressione al contrario è impotenza, passività, incarna il driver del masochismo. È difficile pensare a un mercato generato dalla depressione invece basti pensare all'acqua di colonia, al vermouth, a macchine uscite dal mercato e ormai immaginari collettivi, come la Duna etc che rappresentano quindi quel tipo di consumatori.


Serenità e aggressività: la serenità è legata al driver affettivo quindi a un livello di mercato che punta su questo, basti pensare a Barilla, Conad, Lavazza.
L'aggressività è legata al driver megalomanico quindi ha tutto ciò che è trasgressivo, distruttivo, dominante come gli alcolici per esempio.



Potremmo infine definire i poliemozionali superficiali come caratteristiche culturali emozionali perchè fondamentali per il pubblicitario se questo le adegua ai valori condivisi di una società che sono appunto differenti in ogni paese.




lunedì 24 novembre 2014

La centralità della psiche emotiva nel marketing

21 Novembre 2014 quarta lezione di Mind Marketing tenuta dal docente Corrado Corradini presso la Libera accademia di belle arti-LABA di Torbole

Nel Marketing il fattore emozionale (Emotional Price) ci fa percepire il prezzo inferiore del 33% rispetto al prezzo reale.
Oltre il 70% dell'impulso d'acquisto è emotività e solo il restante occupa la psiche razionale.
Questi dati ribadiscono e sottolineano come l'uomo sia orientato oggi, come allora verso reazioni emotive istintive rispetto a reazioni razionali e ponderate. In numerosi studi di ricerca psicolinguistica è rilevante come la comunicazione verbale, composta essenzialmente da suoni, generi delle vibrazioni, che con il loro significato riuniscono una collettività di persone verso una scelta comune, come accade per il colore che genera precise emozioni. Nell'alfabeto sanscrito, per esempio le 33 lettere principali corrispondono a 33 divinità perchè ad ogni lettera dell'alfabeto è associato un suono che a sua volta ci spinge verso una precisa scelta.
In una società dai valori condivisi la frequenza o vibrazione di una lettera parola o frase si basa su una preferenza collettiva, per cui risultiamo estremamente prevedibili agli occhi del Marketing moderno. In un test fatto in classe abbiamo votato tra le lettere dell'alfabeto AEIOU quale fosse la più profumata e quale la più maleodorante, il risultato è che c'è una preferenza collettiva statisticamente provata. Per esempio nelle pubblicità la lettera più profumata sarà centrale nelle pubblicità dei detergenti per la casa e così via.
Ma cosa determina queste scelte?
A livello inconscio la mente lavora su tre drivers: l'energia, l'empatia e l'esistenza, basati sui simbolismi: ad ogni segno un significato. I tre drivers lavorano insieme e vengono percepiti da una collettività di persone che condivide i medesimi valori.
Ad ogni soggetto che emette suoni e segni corrisponde un soggetto che riceve. Così per la pubblicità, ecco perchè è estremamente importante sapere a che sfera di valori condivisi la pubblicità si sta rivolgendo per avere una ricezione immediata e sicura del messaggio. Le pubblicità sono diverse in ogni paese perchè differenti sono i valori linguistici e collettivi.


L'energia mentale: genera un movimento potenziale. Ad ogni segno un significato.
L'empatia è il movimento, è la base del rapporto umano, stabilisce mi piace, non mi piace come nella pubblicità.
L'esistenza è l'elemento che ci rende consapevoli di esistere e scegliere.
La base dei tre drivers è una energia costante.


domenica 16 novembre 2014

Il DreamsLab della Scuola Normale Superiore di Pisa

DreamsLab (Dedicated Research Environment for Advanced Modeling and Simulations) è un laboratorio inaugurato dalla Suola Normale Superiore di Pisa nel 2012. Il team è composto dal direttore Prof. Barone e da trenta scienziati tra ricercatori e dottorandi. DreamLab si occupa della visualizzazione e della manipolazione tridimensionale di dati con una simulazione che si avvicina molto alla realtà. Il cuore del laboratorio è Cave3D, un ambiente virtuale riconfigurabile. Indossando occhialini speciali si è completamente immersi nel mondo virtuale. L’operatore riesce a muoversi all’interno di molecole, spezzarle e ricomporle con le mani, variare le forze che agiscono tra le parti, alterare le sequenze, simulare il funzionamento di sistemi complessi, fino a controllarne i processi in modo da progettare dei nuovi prodotti in un vasto settore di attività, che abbraccia la farmaceutica, la produzione di nuovi materiali, lo studio di processi percettivi, il design industriale. É stata rivolta una particolare attenzione ai Beni Culturali per la visualizzazione di luoghi storici non accessibili al pubblico o non esistenti,come l'Agorà di Segesta, completamente ricostruita in questo laboratorio, la ricontestualizzazione di oggetti storici e un database che registra e conserva opere d'arte. 
Inoltre il sistema Cave 3d è integrato con tavoli interattivi, scanner tridimensionali e stampante 3d. Insomma il DreamLab offre al pubblico l'unione della realtà con il mondo virtuale, un futuro sempre più attuale.