sabato 27 dicembre 2014

Il Marketing sensoriale nel design

19 dicembre 2014 settima lezione di Mind Marketing tenuta dal docente Corrado Corradini presso la Libera accademia di belle arti -LABA di Torbole 




In questa lezione abbiamo contestualizzato il tema dell'incontro precedente al mondo del design, dando corpo agli input dell'altra volta su luce, sensi, idea e applicazione.
Il design rientra nell'ambito del marketing sensoriale attraverso oggetti che si osservano
( vista ) e si toccano ( tatto). Lo studio di un oggetto di design avviene in modo diretto attraverso delle valutazioni a priori e indiretto o inconscio, e in questo caso ci viene in aiuto il Mind Marketing per guidarci verso la strada della buona progettazione.
Il colore è uno degli elementi principali che fa scattare un'emozione,
COLORE-SENSAZIONE-SENTIMENTO-PAROLE-VALORI
Nello scorso incontro si definiva il colore come qualcosa che non esiste materialmente ma si manifesta, oggi aggiungiamo che la sua vibrazione ci porta all'acquisto perchè la scelta di un colore genera dei sentimenti che sono sempre associati a ciò che acquistiamo. Nel Mind Marketing uno schema che ci torna utile è quello delle cosiddette bad words, aggettivi che usiamo nel linguaggio comune per descrivere cose o persone come : terra terra, sfigato, tamarro, ingenuo naif ...etc, ogni parola si colloca negli otto poliemozionali superficiali che abbiamo analizzato nelle scorse lezioni e ce ne fanno comprendere meglio i significati. Abbiamo fatto degli esempi in classe, prendendo diversi oggetti, ne abbiamo analizzato i colori, ad esempio il fucsia si colloca nella sfera tra eccitazione e aggressività, le sue bad words sono tamarro, bastardo dentro, il nero è nella sfera del pathos, ad esso sono associate parole come secchione, rompic., sfigato. Le sensazioni e i colori sono importanti tanto quanto lo sono le forme, tutto è collegato e mirato a generare quei valori che ti portano a scegliere un oggetto piuttosto che un altro, il fine ultimo di un designer.
Ciò che progettiamo è un concept che arriva alle persone in un determinato modo attraverso una codificazione collettiva:
codificazione visiva, sfera dello sguardo
codificazione auditiva
codificazione musicale, quindi sfera dell'ascolto
codificazione antropografica, rapporto tra segno e ambito culturale (uomo-segno).

Progettare quindi significa tenere presente l'importanza della forma, del colore e di quelle sensazioni che nascono dall'osservazione, l'importanza del materiale per vivere l'oggetto toccandolo e ascoltando il rumore che questo contatto ci regala, senza mai dimenticare che veniamo da un ambito culturale preciso per cui ad ogni forma, colore, rumore sono associati precisi orientamenti collettivi.  

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