Nel post precedente abbiamo analizzato come le
sensazioni degli otto poliemozionali superficiali siano determinanti
per il mercato pubblicitario, oggi invece ci sposteremo sulle
emozioni che da essi si generano attraverso delle parole chiave.
Un' emozione si divide in quattro effetti:
Reazioni fisiologiche (battito cardiaco,tensione
muscolare etc);
Reazioni affettive (piacere, dolore etc.);
Reazioni valutative ( valutazione come mi piace,non
piace etc);
Reazioni adattative ( interazione, lotta, fuga etc).
La nostra vita si basa sulle emozioni e ad esse sono
sempre associate parole, oggetti, persone, suoni e segni. Prendiamo
il segno, un aspetto caratterizzante del design, nello specifico la
lampada Arco dei fratelli Castiglioni, la sua realizzazione risale al
1962 ed è a oggi attualissima. Il suo è un potente segno che genera
nell'immaginario collettivo una forte emozione oggi come allora.
Gli otto poliemozionali racchiudono parole e
aggettivi legati alla sfera affettiva, emozionale, a stereotipi
personologici e alle macroaree del prezzo e alle cosiddette bad
words, un modo sempre più usato di attribuire aggettivi a sensazioni
usando il lessico comune. Prendiamo concretamente un concept: il
telefonino, esso si posiziona nel poloemozionale dell'euforia, ad
esso sono associati aggettivi come successo, superuomo e soldi, nella
sfera affettiva all'adolescente, nel sistema personologico al
creativo e amante, nel prezzo all'Immagine (costa ma vale), a sua
volta alle bad word paraculo e fighetto. Un altro concept: banca, nel
poloemozionale del pathos, ad esso vengono associati segreto, status,
morte sovrano. lusso(vale molto,costa troppo), secchione, rompic...
Numerosi sono i test emotivi, il mapping che ci
riportano oggi questi dati. Alla base di questi test dobbiamo tenere
sempre presente che viene individuato un ''Positioning Emotivo
collettivo'' non individuale su un gruppo di persone proveniente da
un'entità culturale omologa e confrontabile, ad ogni paese si
associano valori culturali differenti. I valori culturali dettano
abitudini, modi di fare, di dire, cultura linguistica che determinano
questi studi e che orientano i brand e in generale il marketing verso
determinate direzioni e scelte.
Nel post sulla pubblicità avevo sottolineato come
generare un'emozione sia essenziale per un designer. Le mappe mentali
del sistema psicolinguistico ci servono a questo, da un concept
iniziale riusciremo a capire in che sfera emotiva si collocherà,
quale sarà il target e soprattutto i suoi valori all'interno della
società. In questo modo la creatività di un designer verrà
indirizzata ad un sicuro successo.
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